Dopo oltre due mesi di approfondite indagini anche Human Rights Watch accusa Israele di uso sproporzionato di munizioni al fosforo bianco, durante l'offensiva Cast Lead contro la Striscia di Gaza.Durante l'offensiva iniziata a fine dicembre 2008, e terminata con il cessate il fuoco unilaterale lo scorso 18 gennaio, Israele ha negato di utilizzare munizioni al Fosforo Bianco, il codiddetto Willy Pete. Solo dopo la fine dell'invasione ha ammesso di avero impiegato, ma sostenendo di non averlo sparato su aree densamente abitate. Il rapporto presentato ieri ha Hrw smentisce anche questa versione, sostenendo esplicitamente che quel tipo di munizioni è stato usato contro aree densamente popolate in modo "deliberato e sproporzionato". Secondo l'Ong statunitense, l'uso "indiscriminato" del fosforo fatto dall'esercito israeliano ha causato la morte di molti civili innocenti e si configura come "la prova che sono stati commessi crimini di guerra".
Human Rights Watch ha iniziato a indagare sui crimini di guerra commessi a Gaza dall'esercito israeliano già all'indomani della fine delle ostilità. Ci sono però voluti due mesi per unire i dati e confrontare le prove che costituiscono il rapporto di 71 pagine presentato ieri. L'Ong sostiene che l'esercito israeliano conosceva bene il potenziale letale della sostanza, che brucia tutto quello che trova finché è completamente consumata e provoca anche danni agli organi interni. Le bombe al fosforo, chiamate M825, sono munizioni da 155 millimetri che quando esplodono sparano 116 frammenti di fosforo incendiati nel raggio di 125 metri. Il fatto che siano state sparate dall'artiglieria e dall'aviazione su zone abitate - sostiene l'Ong - rivela "una strategia o un modello di condotta piuttosto che un uso accidentale dello stesso". Secondo i manuali militari le munizioni al fosforo bianco servono a creare cortine fumogene per consentire ai soldati di muoversi sul terreno senza essere visti. Secondo il ricercatore di Hrw Fred Adams, tuttavia, i generali israeliani "non hanno usato il fosforo bianco in aree aperte come schermo per le truppe. L'hanno sparato ripetutamente su aree densamente popolate anche quando non c'erano truppe in zona, o quando erano disponibili altri sistemi fumogeni. Il risultato è che i civili hanno sofferto e sono morti senza una ragione".
I ricercatori di Hrw hanno raccolto prove e testimonianze dirette dalla popolazione civile colpita dalla munizioni in questione, dimostrando che sono state usate in aree civili. Uno dei casi più clamorosi è accaduto lo scorso 15 gennaio, durante il bombardamento contro una scuola delle Nazioni Unite a Gaza, dove avevano cercato rifiugio 700 persone terrorizzate dai bombardamenti. Il rapporto rivela che la pioggia di lapilli sull'istituto è durata oltre due ore, durante le quali lo staff dell'Agenzia ha telefonato più volte al comando militare israeliano per chiedere di cessare l'attacco. Lo stesso giorno una bomba al fosforo colpì anche un auto a Tel el Hawa, su cui si trovavano un banchiere la moglie e due figli. Quando giunsero i soccorritori trovarono solo le ossa. Altra drammatica vicenda è quella della famiglia Abu Halima, la cui casa nella zona di Atatra, a nord di Gaza città, fu centrata da un proiettile al fosforo che esplose all'interno uccidendo cinque persone tra cui tre bambini. Human Rights Watch cita pure il documento medico israeliano, di cui ha scritto anche PeaceReporter, che rivela la grande pericolosità della sostanza, capace di provocare la morte anche se la superficie di pelle ustionata è inferiore al 10 percento.
Le munizioni al fosforo bianco sono considerate un arma convenzionale. La Convenzione di Ginevra del 1980 sulle armi incendiarie, tuttavia, stabilisce che l'impiego in zone densamente popolate da civili costituisce un crimine di guerra. L'esercito israeliano replica sostenendo che tali armi non sono catalogate come incendiarie, ma come "armi da usare per schermare". Israele, inoltre, non ha firmato il terzo protocollo della Convenzione e pertanto non può essere incriminato. A poco serviranno allora i rapporti dettagliati di Hrw e, il mese scorso, di Amnesty International. Giovedì 26 l'esercito israeliano ha fatto sapere che l'inchiesta interna sulle accuse collegate all'uso di armi al fosforo è vicina alla conclusione, "ma è già possibile concludere che l'uso fatto dall'Isreli Defence Force è stato conforme alle leggi internazionali".
fonte: PeaceReporter.net