Nuovo arcivescovo di Westiminster lancia anatemi contro pubblicità preservativi


Il nuovo arcivescovo cattolico di Westminster, Monsignor Vincent Nichols, nella sua prima intervista dalla nomina, ha attaccato i piani britannici per consentire alle tv di trasmettere pubblicità di preservativi e cliniche abortiste, invitando il governo a sospenderli. Secondo Nichols, i cattolici dovrebbero opporsi alla trasmissione di spot "di dubbio gusto", come definisce quelli dei profilattici, o che possano mistificare la tragedia dell'aborto come quelli delle cliniche per il controllo delle nascite. "Non credo che uno spot pubblicitario possa dire tutta la verità sulle conseguenze di un aborto sulla vita di una donna", ha affermato Nichols, definendo "degradanti" per le nuove generazioni le reclame dei profilattici che finora vengono trasmesse solo da Channel 4 dopo le sette di sera. L'arcivescovo, che ha condotto una campagna di successo contro l'obbligo per le scuole cattoliche di accettare più iscrizioni da parte di alunni di altre confessioni, ha detto di capire le difficoltà dei fedeli nell'applicazione dei dogmi morali della Chiesa, sottolineando però che non si possono accettare comportamenti non rispettosi dell'etica cattolica, anche in riferimento a rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso. "Le pubblicità dei preservativi e dei consultori per le donne - osserva invece Anne Quesney, dell'associazione Marie Stopes International - dovrebbero essere un servizio pubblico, così come quelli in cui si insegna ai bambini ad attraversare la strada".